Il cavallo bastone si è trasformato da semplice gioco a disciplina sportiva nel paese scandinavo grazie all’intuizione di alcune bambine
Negli anni della seconda guerra mondiale la voce inconfondibile di Natalino Otto risollevava gli spiriti del paese con la canzone “Op op trotta cavallino”. In quegli stessi anni era molto in voga un giocattolo semplice e amatissimo, il cavallo bastone. Nonostante siano passati sette decenni da quel periodo, il passatempo è tuttora popolare e si è ammodernato, almeno in Scandinavia.
In Finlandia, infatti, il cosiddetto “hobbyhorsing” è diventato addirittura uno sport nazionale grazie all’intuizione di alcune ragazzine del posto che non volevano annoiarsi con i soliti giochi e hanno pensato bene di dargli una nuova possibilità. A distanza di due lustri la loro idea è diventata qualcosa di concreto, tanto è vero che esistono campionati nazionali e siti web specializzati.
Ma come può essere considerato un semplice bastone con la testa equina un’attività sportiva? Fino a oggi nessuno si era occupato dell’argomento, poi il New York Times ha dedicato un lungo approfondimento all’intera questione e se ne sa qualcosa di più. L’occorrente per dar vita a questa disciplina è semplicissimo. Il pezzo di legno è ovviamente fondamentale, ma è in buona compagnia.

Fonte: CNN
I praticanti hanno bisogno anche di un pezzo di stoffa, lana, ovatta, similpelle e anelli di metallo. In questo modo si possono riprodurre abbastanza fedelmente i cavalli che poi prenderanno “parte” alla gara. Visto che si sta parlando dell’evoluzione di un giocattolo, c’è un elemento che è ancora determinante e non potrebbe essere altrimenti. Ecco a cosa stiamo facendo riferimento.