Cherelle Farrugia è una mamma diventata allergica all’acqua poco dopo il parto che ha deciso di raccontare al mondo i dettagli della sua rara condizione.
Cherelle Farrugia, di Cardiff, Inghilterra, è una giovane mamma con una rara condizione medica, che rende incredibilmente difficile la vita di tutti i giorni. La donna ha sviluppato una rarissima allergia all’acqua che le impedisce di poter fare una semplice doccia senza incorrere in eruzioni cutanee alquanto fastidiose.
Cherelle non ha sempre avuto questo bizzarro problema. L’allergia ha iniziato a manifestarsi sulla sua pelle dopo una doccia due mesi dopo la nascita di sua figlia, Willow. “All’inizio pensavo di essere allergica a un prodotto che stavo usando, così ho cambiato tutti i miei prodotti, ma ho notato che avevo ancora fastidi. Poi ho pensato che fosse la temperatura dell’acqua, ma ho capito di avere problemi con l’acqua fredda, bollente, calda, tiepida e a temperatura corporea. Ho provato la piscina, l’acqua in bottiglia e l’acqua filtrata e, con mia incredulità, è successo di nuovo”, ha detto la giovane donna al Daily Mail Australia.
Quando sono comparsi i primi fastidi, Cherelle Farrugia ha cominciato a manifestare ansia per il momento della doccia e a scoppiare in lacrime nel momento in cui l’eruzione “insopportabile” cominciava a comparire. “Ho iniziato a ridurre le docce, ma circa un mese dopo mi sono sentita come se ne avessi avuto abbastanza e ora di solito faccio la doccia tutti i giorni e poi mi avvolgo nell’accappatoio in modo da non poter vedere l’orticaria, poi mi assicuro di essere occupata per l’ora successiva, perché se mi siedo lì e ci penso, mi arrabbio davvero per questo. Così di solito gioco con mia figlia o porto fuori il cane a fare una passeggiata per distrarmi”, ha spiegato.

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Cherelle Farrugia stava per arrendersi quando è venuta a conoscenza della cosiddetta “orticaria acquagenica“. Si tratta di una condizione che provoca la comparsa di un rash sulla pelle di una persona dopo essere entrata in contatto con l’acqua, indipendentemente dalla sua temperatura. È estremamente rara: ci sono solo 35 casi segnalati in tutto il mondo. “Ho capito subito che l’avevo ed è allora che ho preso un appuntamento dal mio medico. Ci è voluto un po’ di tempo perché il primo medico che ho visto non ne aveva mai sentito parlare e pensava che avessi problemi legati al calore, quindi ho impiegato circa tre mesi per ricevere una diagnosi ufficiale“, ha commentato.