“Life in plastic, it’s fantastic”, cantavano gli Aqua nel lontano 1997.
È pur vero, però, che tutte le Barbie Girl del mondo non sono di certo le uniche ad anelare ad un look meno realistico ma ben più deciso del naturale. Siamo ormai di certo abituati a vedere seni, zigomi, sederi e labbra con quel tocco di siliconico che non guasta mai. Anche i nostri ometti, però, si trovano ad indugiare nella chirurgia estetica.
Ma che genere di chirurgia estetica? Secondo i dati rilasciati dalla Society for Aesthetic Plastic Surgery, pare che nel 2016 ben il 15% degli interessati a qualche ritocchino qui e lì fosse di sesso maschile. Le scelte più diffuse ricadevano su tematiche quasi banali: un’aggiustatina al naso, rimozione delle borse sotto gli occhi o delle sgradevoli “tettine”.
Nell’ultimo periodo, invece, pare che sempre più portatori di pene si siano interessati a quello che orbita intorno ad una virilità più vecchio stampo. Se mascella squadrata e tratti spigolosi possono essere mediamente ritenuti attraenti, c’è chi crede che un ritocchino alle parti intime non possa che giovare alla propria autostima.

Fonte: NY Post
Coloro che si sentono insoddisfatti della propria mascolinità stanno correndo ai ripari con quello che può essere definito “filler del pene”. Ma con quali risvolti? Ci saranno mica dei rischi o delle controindicazioni? Ma poi il risultato sarà davvero così incredibile come ci si aspetta? La parola agli esperti.