A onor del vero, Akhil ha confessato che – almeno all’inizio – l’idea era quella di realizzare semplici autoscatti, ma non ci volle molto tempo perché si rendesse conto che era molto più difficile del previsto: “ho provato la macchina fotografica su un treppiede con uno scatto a tempo, ma non ha funzionato molto bene, non mi piaceva. Non andava bene perché il cappello del mago aveva bisogno di un’attenta regolazione perché era piuttosto fragile“, ha spiegato Suhas.

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“Così, ho iniziato a chiedere alle persone che incontravo lungo la strada se volevano indossare l’abito“, ha aggiunto. Sorprendentemente, nessuno di loro ha rifiutato, e Suhas ha creato una fantastica escursione fotografica: “il trucco per non farsi dire di no è stato quello di avviare una conversazione casuale, spiegare il mio progetto e solo successivamente chiedere loro se volevano travestirsi da Gandalf”, ha detto.